OBLO'
Osservatorio del Benessere Locale
OBLO' si propone di definire un sistema integrato di osservazione, monitoraggio, analisi e previsione del benessere locale, in grado di rispondere alle esigenze conoscitive e di policy nella prospettiva della definizione di programmi strategici territoriali.
Presentazione
Premessa
Il movimento mondiale identificato con il termine "Beyond GDP" mira ad individuare nuove misure di benessere che consentano di superare i limiti evidenziati delle semplici misure economiche come il PIL.
Le crisi che stiamo attraversando stanno di fatto ponendo l'attenzione sulla necessità di cambiare il modello di sviluppo, ponendo al centro dell'attenzione la qualità della crescita e la rilevanza di parametri diversi da quelli tradizionalmente collegati alla sua dimensione economica.
Fin dagli anni Sessanta del secolo scorso è risultato chiaro come misurare e monitorare il benessere delle società richiede l'individuazione di un approccio complesso e integrato a livello sia concettuale che metodologico. Nella scena europea, ma non solo, numerose sono state le iniziative volte alla individuazione di nuove misure di benessere.
Come noto, a livello nazionale, l'ISTAT e il CNEL hanno realizzato il progetto BES (Benessere Equo e Sostenibile) che prevedeva un "Comitato di indirizzo" composto da membri designati dal CNEL e dall'ISTAT, oltre che da rappresentanze della società civile, che è giunto ad una definizione condivisa del progresso della società italiana, esplicitando gli ambiti di maggior rilievo per il benessere dei cittadini (domini).
Tale comitato è stato affiancato da una "Commissione Scientifica" istituita presso l'ISTAT che ha avuto il compito di definire un sistema di indicatori (con elevata qualità statistica e rappresentativi dei diversi domini) con l'obiettivo di sviluppare un approccio multidimensionale al monitoraggio e alla valutazione del benessere nazionali che integri l'indicatore dell'attività economica, il PIL, con altre misure, ivi comprese quelle relative alle diseguaglianze e alla sostenibilità.
In questo quadro nazionale, si possono inserire iniziative locali che, ponendosi in linea (e cercando forme anche di concerto) con quanto viene sviluppato a livello nazionale, consentano di misurare il benessere su una scala diversa individuando anche forme di approfondimento legate a specificità locali.
Introduzione[1]
Definire il concetto di benessere non è un esercizio semplice e richiede che venga considerata la complessità della realtà.
Tale concetto comprende un'ampia accezione che va oltre lo studio delle condizioni di vita (cioè le risorse materiali come il denaro, l'accesso a beni e servizi) e tiene conto di aspetti come lo stile di vita, il benessere soggettivo; si tratta, infatti, di un termine multidimensionale misurato in termini sia oggettivi che soggettivi.
Per poter superare tali parzialità e incompletezze è necessario adottare una struttura concettuale che definisca e consenta di leggere la complessità; in questa prospettiva è necessario adottare un modello concettuale multidimensionale in grado di conciliare due livelli:
- quello individuale, definito in termini di qualità della vita, osservata e monitorata a livello individuale/micro;
- quello comunitario definito in termini di qualità della società, osservata e monitorata a livello macro.
Come vedremo, entrambi i livelli sono descritti da aspetti sia oggettivi che soggettivi.
1) Qualità della vita.
Le definizioni di qualità della vita sono molte, a seconda delle diverse prospettive che si adottano, ognuna delle quali enfatizza quegli aspetti individuali ritenuti importanti. Tali aspetti dovrebbero essere elementi oggettivi ed espressioni soggettive di buona vita (si pensi all'idea di sicurezza che trova sia elementi oggettivi di valutazione ma anche espressioni di percezione soggettiva) e dovrebbero comprendere anche le risorse disponibili a livello individuale. Al miglioramento della qualità della vita concorre anche la possibilità di sfruttare adeguatamente le opportunità.
Secondo un modello oramai largamente acquisito, la qualità della vita può essere vista in due componenti, le condizioni di vita e il benessere soggettivo.
Gli aspetti rilevanti delle condizioni di vita fanno riferimento sia alle condizioni oggettive di vita (risorse, standard di vita, circostanze, ecc.) che agli aspetti soggettivi (autonomia percepita, libertà di scegliere il proprio stile di vita, senso di vita, adeguatezza percepita, scopo di vita).
Una delle definizioni più condivise di benessere soggettivo lo concepisce come un costrutto composito descritto da due componenti: una cognitiva (razionale) e una affettiva (emotiva). La prima è legata al processo attraverso il quale ciascun individuo valuta retrospettivamente (in termini di "soddisfazione") la propria vita, in generale o nei diversi ambiti (famiglia, lavoro, ecc.). Tali valutazioni soggettive sono espresse tenendo conto di standard molto personali (aspettative, desideri, ideali, esperienze, ecc.). La seconda componente si riferisce alle emozioni (positive: felicità, eccitazione, ecc. o negative: ansietà, depressione, ecc.) vissute da ciascun individuo nella vita quotidiana. Certamente, le determinanti del benessere soggettivo, ovvero quegli aspetti che possono spiegare il suo livello, possono essere tante e fanno riferimento ai livelli di personalità, ai valori individuali, ai sentimenti, alle percezioni.
2) Qualità della società.
Dal punto di vista generale, la qualità di una società comprende la valutazione di aspetti quali la coesione economica e sociale, l'integrazione di individui e gruppi, le relazioni e i legami sociali (capitale sociale), osservati sia a livello macro che micro, come:
- attività politiche e sociali (coinvolgimento in associazioni, organizzazioni, ecc.);
- partecipazione sociale e politica;
- legami sociali (reti informali);
- qualità delle relazioni (valori condivisi, conflitti, solidarietà);
- performance delle istituzioni.
Anche la definizione della qualità della società comprende aspetti soggettivi:
- Fiducia, sia interpersonale (famiglia, familiari, amici, vicini, colleghi, ecc.) che sistemica (stato, governo nazionale, parlamento, figure istituzionali, amministrazione pubblica, partiti politici, sistema giudiziario, forze dell'ordine, sistema d'istruzione pubblico, sistema sanitario, sistema bancario e creditizio, sistema dell'informazione, associazionismo, organizzazioni religiose, ecc.).
- Identità, espressa in termini di senso di appartenenza alla propria città, regione, nazione, ecc.
- Struttura sociale percepita, rispetto all'esclusione sociale e alla solidarietà.
- Valori, relativamente ai diversi aspetti della propria vita e di quella degli altri (importanza dei domini) che, nel primo caso, rappresentano l'investimento individuale nei diversi domini della vita ("internal equity") che consente di comprendere il livello di equilibrio della vita delle persone.
Anche se spesso si enfatizza la dimensione oggettiva del benessere comunitario e soprattutto l'aspetto economico, la dimensione di qualità che davvero consente ad una comunità di esistere e di porsi in maniera prospettica è quella soggettiva.
Perché OBLO'
Gli studi e le ricerche sul benessere hanno evidenziato che l'azione politica non può prescindere dal considerare i diversi aspetti della realtà e degli effetti che tale azione ha sulla vita delle persone e la qualità dell'ambiente. Occorre, per questo, anche tenere presenti le opinioni, gli atteggiamenti e le valutazioni dei cittadini in modo da realizzare interventi ben orientati e strutturati.
La rilevanza del tema, la criticità dell'attuale sistema di dati e la necessità di ottenere informazioni puntuali. Affinché le conoscenze siano finalizzate alla migliore predisposizione, attuazione e valutazione dei risultati delle singole politiche sociali è necessario che esse vengano prodotte in un quadro rigoroso e sistematico: è necessaria un efficace "politica del dato" come una componente essenziale della politica.
OBLO' è una struttura organizzativa finalizzata alla realizzazione di un sistema di osservazione, monitoraggio, analisi e previsione dei fenomeni sociali del sistema integrato e di diffusione delle conoscenze riguardante il territorio che lo richiede al fine di fornire un supporto conoscitivo a Comuni ma anche a tutti i soggetti pubblici e privati che lo richiedono.
OBLO' offre alle amministrazioni comunali informazioni riguardanti i bisogni e le problematiche dei cittadini; al fine di
- formulare adeguate politiche pubbliche per la risoluzione di tali problematiche;
- offrire ai cittadini la possibilità di informare i propri rappresentanti politici sulle proprie condizioni di vita;
- definire un modello territoriale finalizzato al monitoraggio del benessere utilizzando un approccio multidimensionale e longitudinale.
Cosa fa OBLO'
- Monitoraggio e studio del progresso della realtà locale
OBLO' risponde all'esigenza di ottenere informazioni con un sistema di misurazione biennale, al fine di individuare e riconoscere i problemi, di analizzare i bisogni, di mettere in condizione gli amministratori locali di poter orientare e calibrare meglio gli interventi sui bisogni realmente espressi dai cittadini e dal territorio, in vista di un accrescimento del Benessere del territorio.
OBLO' misura e monitora il benessere locale attraverso gli indicatori, misurazioni che si dovrebbero svolgere con una costanza almeno biennale, al fine di avere una conoscenza del progresso del territorio.
Per poter misurare e monitorare il benessere di un territorio è necessario disporre di un vero e proprio sistema di indicatori per la cui costruzione e gestione è necessario dotarsi di un sistema di rilevazione comprensivo e continuativo, un vero e proprio osservatorio.
Tale osservatorio richiede la costruzione di un monitoraggio che deve prendere in considerazione due dimensioni operative:
- dimensione temporale, concernente sia la cadenza sia la continuità con cui si aggiornano le informazioni (indicatori); la cadenza non sarà la stessa per tutti gli indicatori ma sarà calibrata rispetto alla dinamica del fenomeno misurato da ciascun indicatore;
- dimensione territoriale, riguardante l'estensione dell'area geografica monitorata; tale estensione è legata anche al livello organizzativo/istituzionale rispetto al quale il sistema decisionale (policy) è dimensionato. Occorre tenere presente che l'osservazione su un territorio vasto non implica che anche il livello territoriale inferiore sia necessariamente coperto. Il più delle volte, il livello inferiore (per es. provinciale o comunale) necessita di una rivisitazione e adattamento sia del modello concettuale sia delle modalità di osservazione. È quindi molto discutibile la pratica di trarre stime statistiche locali da dati raccolti a livelli geografici più ampi (si pensi a tale proposito alle tecniche di small area estimation). L'obbiettivo di OBLO' è stimolare e incoraggiare un monitoraggio calibrato su dimensioni territoriali più piccole di quelle nazionali. Studi successivi consentono anche di procedere a possibili comparabilità territoriali.
Le dimensioni identificate per il monitoraggio possono essere affiancate da moduli aggiuntivi di approfondimento riguardanti fenomeni di particolare rilevanza (da identificare).
- Valutazione e ausilio per la programmazione delle politiche pubbliche
Nell'ambito delle politiche pubbliche, OBLO' sostiene le amministrazioni nel superare una visione settoriale dei problemi e di riuscire a leggere la complessità della realtà nel suo insieme, evitando semplificazioni eccessive che rischiano di concentrare l'attenzione solo su alcuni aspetti a scapito di altri senza alcun criterio di priorità.
- Formazione e informazione
L'obbiettivo di OBLO' è anche quello di attivare una costante attività di formazione ed informazione al fine di individuare, con maggiore precisione, ambiti di intervento, competenze disponibili ed azioni così da evitare sovrapposizioni o, al contrario, vuoti nell'offerta di eventuali servizi funzionali allo sviluppo del territorio.
- Coordinamento
OBLO' si pone l'obbiettivo di rispondere alle esigenze conoscitive dei policy makers operanti nel territorio, prevedono incontri di verifica con i vari responsabili comunali.
In questa prospettiva, OBLO' rappresenta un luogo di confronto, di collaborazione e di coordinamento tra soggetti che operano nei diversi ambiti e che sono portatori di esperienze e competenze complementari. Ciò consente di creare una più efficace circolazione di informazioni e di progettualità.
OBLO', infatti, può svolgere un ruolo in fase di valutazione e di programmazione, nella misura in cui attiverà processi di analisi e di riflessione sugli obiettivi, sull'efficacia degli interventi e degli strumenti adottati, sui bisogni espressi dai cittadini e sul livello di soddisfazione degli utenti rispetto all'offerta dei servizi. Tutto ciò attiverà momenti di formazione e di informazione della cittadinanza al fine dell'accrescimento della consapevolezza e della partecipazione.
Approccio di OBLO ai dati
Il monitoraggio realizzato da OBLO' viene realizzato attraverso la individuazione delle fonti dei dati presenti sul territorio e anche la successiva definizione di un campione (stratificato per territorio e struttura demografica) della popolazione considerata. In questo modo è possibile valutare le dimensioni del benessere a livello micro ma può costituire anche uno strumento di osservazione continua dell'opinione pubblica.
I dati sono quindi sottoposti ad analisi statistiche attraverso metodi analitici adeguati alla complessità della realtà e alle necessità conoscitive (per esempio, analisi che consentano il confronto tra territori, gruppi sociali, ecc.)
I dati e gli indicatori possono essere quindi sottoposti ad aggregazioni che consentano una reportistica sintetica utile per una veloce lettura.
La questione strategica in qualsiasi osservatorio che si propone di monitorare diversi domini attraverso molti indicatori è rappresentata dalle fonti dei dati.
In questa prospettiva si pongono delle criticità rappresentate non tanto dalla mancanza di dati, quanto dalla necessità di costruire un sistema di dati coerente pur utilizzando più fonti di dati.
Come noto, in presenza di molte fonti può risultare difficile confrontare i dati tra loro. La mancanza di omogeneità può essere dovuta sia alla pluralità di soggetti che raccolgono le informazioni (su una stessa o analoghe popolazioni) che alla diversificazione delle unità di osservazione pur appartenenti alla stessa popolazione.
Questi problemi non sono soltanto tecnici (quindi superabili adottando adatte procedure statistiche) ma anche organizzativi. Risulta difficile pensare ad un coordinamento "stretto" da parte di un organo centrale ma è possibile applicare delle strategie di gestione che fanno riferimento al modello concettuale definito inizialmente per la costruzione dell'osservatorio. In questa prospettiva, la formazione del personale coinvolto rappresenta un momento essenziale.
[1] Da F. Maggino (2022) Il regno della qualità, EAI.